Laurent Gbagbo è rientrato in Costa d’Avorio. L’ex presidente è stato assolto dalla Corte penale internazionale dall’accusa di crimini contro l’umanità.
ABIDJAN – L’ex presidente della Costa d’Avorio, Laurent Gbagbo, ha fatto ritorno in Patria. Il 76enne è tornato nel Paese dell’Africa nordoccidentale dopo essere stato assolto dalle accuse di crimini contro l’umanità dalla Corte penale internazionale (Cpi).
Rientro in Costa d’Avorio
Gbagbo non metteva piede nella terra natia da dieci anni. L’aereo proveniente da Bruxelles è atterrato alle 16.30 locali all’aeroporto di Abidjan, nei pressi del quale la Polizia aveva disperso, usando anche lacrimogeni, una piccola folla di suoi sostenitori intenzionati ad accogliere l’ex presidente.
Laurent Gbagbo, la cattura e il processo
Il 10 aprile 2011, Laurent Gbagbo venne catturato assieme alla moglie Simone nella sua residenza-bunker ad Abidjan tramite l’intervento combinato di forze armate statunitensi, delle forze speciali francesi “La Licorne” (intervenute su mandato ONU a seguito di risoluzione 1975 votata quasi all’unanimità) e delle forze di opposizione del neo-presidente eletto Alassane Ouattara. In seguito è stato consegnato alla Corte penale internazionale dove è stato detenuto con l’accusa di crimini contro l’umanità fino al dicembre del 2018. Il 15 gennaio 2019 la Corte penale internazionale lo ha assolto dalle accuse di crimini di guerra e ne ha ordinato la liberazione.
La carriera politica
Fondatore del Fronte Popolare Ivoriano (partito facente parte dell’Internazionale Socialista), è stato in Francia in esilio per tre anni negli Anni ’80. Dopo aver partecipato alle presidenziali del 1990, nel 2000 ha sconfitto il leader militare Guéi con quasi il 60% dei voti. Il 19 settembre 2002, un tentativo di colpo di Stato contro il governo di Gbagbo fallì e si trasformò in una rivolta. Nel 2010 è stato sconfitto nel turno di ballottaggio da Alassane Ouattara (45,9% contro il 54,1% del suo avversario).